LA PSICOLOGIA DEL TACCO

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evento #donnecompeed - shoes Ballin

Tacco 5 , tacco 12 , tacco 10 o tacco 0… noi donne possiamo cambiare “altezza” come e quando vogliamo. C’è chi dice tacco e pensa dolore, c’è chi dice tacco e pensa non “potrei viverne senza”.

Croce e delizia- amore et odio. Perché se da una parte ci permettono di guadagnare cm ,dall’altra ,ci chiedono il compromesso del dolore.Come se ciclo, gravidanza, smagliature , paturnie mentali da pre-ciclo, cellulite e chi più ne ha ne metta …non fossero abbastanza da affrontare. Eh no! Dobbiamo sopportare anche i tacchi. E non tutte sono disposte a sopportare il dolore da tacco 12+ e così finiscono con il scegliere le solite sneakers , con la scusa “perchè sono comode”.Tanto va pure di moda mettere le sneakers sotto la gonna. Lo sapete che dietro alla scelta del vostro tacco c’è una rivelazione? Un po’ di settimane fa sono stata ad un evento con Ildo Damiani, dove parlava appunto della “psicologia del tacco”. Noi quando indossiamo qualcosa , al di là del tacco, vogliamo e stiamo comunicando qualcosa. Cioè voglio dire, avete mai pensato di andare ad un primo appuntamento con indumenti da zumba e scarpe coordinate,vero? Non credo proprio! Perché di certo il vostro messaggio e pensiero non è insegnargli i passi di Zumba! Il tacco indica un’arma bella e dolorosa che richiamano l’immaginazione del sesso, fonte di piacere e dolore.

Ho scoperto recentemente che ci sono persino donne disposte a rincorrere al bisturi pur di mettere i tacchi senza dolore oltre che affinare il piede. Un fenomeno che si è diffuso soprattutto negli States dove spopolano gli smussamenti alle dita e alla pianta del piede per rendere il piede più sottile. Per resistere a lunghe cavalcate sui tacchi invece si sottopongono a iniezioni di collagene ogni 4 o 6 mesi. Pensate che nella cultura giapponese i piedi delle bambine venivano fasciati.In questo modo i loro piedi rimanevano piccoli ed eleganti.

Restando in territorio nipponico c’è un vero e proprio boom sulla crescita di corsi di portamento sui tacchi.A parlare della nuova tendenza è  Japan High Heel Association  – Associazione Giapponese del Tacco Alto – che ha spiegato come le giovani abbiano voglia di un riscatto (fino a qualche anno fa le donne dovevano camminare 3 passi dietro al proprio uomo) che passi anche dall’andatura. (fonte Panorama)

“Le donne giapponesi camminano come papere. Ondeggiano, come se avessero il metatarso varo, con il sedere in fuori come se stessero per andare in bagno. Orribile”

Madame Yumiko


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LA PSICOLOGIA DEL TACCO :QUANTO DICONO DI TE I TACCHI?

Uno studio dell’Università del Kansas, pubblicato sul “Journal of Research in Personality”, ha rivelato che il modello di calzature indossato può rivelare il 90% della nostra personalità.

Le donne che amano indossare scarpe dai colori accessi o con fantasie particolari sono giocose, prediligono il rischio e sono estroverse ma se indossano dei sandali rosa o giallo canarino sono un po’ snob e vogliono essere messe su un piedistallo.

La donna da sneakers sono le donne pronte all’azione, sportive e decisioniste, rispecchiano un modo di vivere rilassato e giovanile. Spesso chi le indossa ha un carattere più stabile, meno ansioso e indipendente. Se le sneakers sono colorate rivelano un lato estroverso e il desiderio di sottrarsi alle regole.

Chi indossa i tacchi alti, in particolar modo, lo stiletto, ama farsi notare e mettere in evidenza le proprie forme. Non è una donna sottomessa, anzi ama esercitare il potere della seduzione.

Le ballerine vengono indossate perché sono confortevoli e svelano una donna che mette al primo posto la praticità piuttosto che lo stile e non ha alcuna finalità seduttiva esplicita.

Scarpe costose di stilisti famosi? Si tratta di donne che investono molto su loro stesse, un po’ egocentriche. Se la scarpa però è chiusa sono molto concentrate sul lavoro e mettono al primo posto la carriera.

 

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