MANOLO BLAHNIK : THE ART OF SHOES

Manolo Blahnik. The art of shoes. La mostra a Milano a Palazzo morando è un continuo susseguirsi di colori , contrapposizioni e accostamenti. Le migliori creazioni del designer in esposizione insieme a schizzi, bozzetti, prototipi e video proiezioni della sua idea di arte e creazione. 45 anni di attività del maestro fortemente legato alla tradizione artigianale e con una forte relazione con l’Italia, infatti, continua a produrre nell’hinterland milanese con aziende che producono scarpe.

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MARY JANE

MARY JANE , ovvero, le scarpe del momento. Le mary Jane possono essere considerate l’evoluzione delle pumps. Queste scarpe sono state rese celebri grazie ad un fumetto,Buster Brown di Richard Outcault.)iniziano a diffondersi intorno al 1904 quando, la Brown Shoe Company, iniziò a vendere modelli, sia maschili che femminili, di stringate. L’etimologia del nome si deve al fumetto Buster Brown di Richard Outcault, dal 1902 sul New York Herald, nel quale comparivano due bambini, Buster Brown appunto, e la sorellina Mary Jane, i quali indossavano entrambi scarpe stringate e senza tacco.  Ritornando al 1904, la Brown Shoe Company ingaggiò per la Fiera Mondiale di St. Louis il disegnatore di Buster Brown per pubblicizzare proprio stringate di loro produzione, finalmente battezzate con il nome Mary Jane.

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I can see you

LA COLLEZIONE GLAM’ROCK DI ALAIN TONDOWSKI

Durante la scorsa Paris fashion week ho avuto il piacere di conoscere il marchio Rayne (di cui vi ho già parlato e segnalato un importante evento qui) e Alain Tondowski. Il denominatore comune che unisce questi due marchi , uno british e l’altro parigino, sono  che la produzione delle loro luxury shoes sono interamente Made in Italy. Sono fatte da un’azienda situate a Venezia, in particolare, vicino alla Riviera del Brenta, il quartiere storico specializzata nella produzione di calzature di fascia alta nel mondo.

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FASHION INTERVIEW : MAURIZIO PURIFICATO PER ANTONIA BOUTIQUE

Siamo nella boutique di Antonia presso “Brera District” in via Cusani e ho il piacere di intervistare Maurizio Purificato , proprietario da ben 14 anni della storica boutique milanese, dove il lusso il design sono di casa … ma com’è nata Antonia?

 

Antonia nasce 15 anni fa , in una piccola boutique qui in Brera, un quartiere che Antonia ha sempre amato. Trovo che sia uno dei quartieri più interessanti della città perché riesci a fare shopping, a fare la spesa, oltre ai negozi di moda oltre al fashion puoi trovare un po’ di tutto. Si innamora di questo quartiere, apre un piccolo negozio, fino a quando nel 99 ci incontriamo e decidiamo di fare le cose più in grande e così abbiamo aperto la prima boutique accessori, sempre in via Cusani. Dopo un paio di anni abbiamo aperto accanto la boutique di abbigliamento e da lì è un po’ partito l’Antonia pensiero l’Antonia brand. Dopo qualche anno abbiamo aperto anche il negozio da uomo, perché un multi-brand non può avere un’offerta limitata soltanto alla donna, anche perché l’uomo in alcuni momenti è anche più interessante della donna e anche più divertente. Questo ha completato un po’ quello che era il nostro percorso fino a quando due anni fa abbiamo trovato questa location, che era proprio difronte ai nostri storici negozi e abbiamo deciso di spostarci, di ingrandirci ed unire, dopo tanti anni, l’uomo la donna e gli accessori.La location è perfetta per il nostro modo di esporre la merce e per il nostro modo di fare il visual. E’ stata ristrutturata completamente da Vincenzo de Cortiis. Il palazzo è un palazzo storico milanese , Palazzo Cagnola, in cui abitava il maresciallo austriaco Radetzky, quindi c’è tutta una storia dietro molto interessante.Aver aperto la location qui ci riempie di gioia e ci permette finalmente dopo diversi anni di esprimerci un po’ per quello che sappiamo fare.

 Per quanto riguarda i brand di Antonia quali sono i vostri orientamenti per la ricerca?

Facciamo molta ricerca sul web. Rispetto a prima sta cambiando un po’ il modo di fare ricerca perchè il web comunque ti da informazioni in qualsiasi campo, sugli emergenti, sugli stilisti stranieri è molto più semplice e più veloce. Viaggiamo molto . Per l’uomo sicuramente guardiamo molto il Giappone perchè un riferimento a 360 gradi. Per quanto riguarda la donna in questo momento, quasi tutti i brand emergenti che prendiamo o brand noti, che secondo noi sono tornati in auge, in questo momento li compriamo a Parigi.

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