Il desiderio : la tecnica dei 101 desideri

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Parliamone. Il desiderio e  non mi riferisco a quello sessuale. Mi fa un po’ ridere perchè l’altro giorno mi è arrivata una proposta di collaborazione

per scrivere una sorta di rubrica sul sesso. Da dove mi hanno pescata per fare ciò, non lo so e me lo chiedo ancora adesso, anche perchè non ho mai trattato un argomento simile nel blog…devo dare ancora una risposta  ma nel frattempo parliamo del desiderio inteso come desiderio verso il raggiungimento di un obiettivo. Quel desiderio che ci porta lontano con la mente. Verso mete talvolta sconosciute ,e proprio per questo, a volte ci fa bloccare dalla paura. L’ignoto è qualcosa che ci “paralizza” ma che ci da quella forza e quella curiosità di “volerlo fare” nonostante le mille incognite. Se non avessimo sogni, e quindi desideri, non saremmo vitali. Saremmo attorniati dalla noia e dal piattume di una vita sterile priva di emozioni e “ambizioni”.Cenerentola la sapeva lunga

“I sogni son desideri

Chiusi in fondo al cuore

Nel sonno ci sembran veri

E tutto ci parla d’amor

 Se credi chissà che un giorno

Non giunga la felicità…

Non disperare del presente”

La cantava e ci faceva sognare quando eravamo piccole. Il mondo come lo vedono i bambini è pieno di suggerimenti perchè quello che vedono, a differenza di noi adulti che siamo abituali a volte a guardare ciò che hanno gli altri pensando che “quello non è mio” ,o peggio “non sarà mai mio”, loro lo proiettano direttamente a loro stessi dicendosi “e se io, se lo avessi io come cambierebbe il mio mondo”. Straordinario se ci pensate apparentemente egoistico ma in fondo determinante per la nostra felicità per il nostro desiderio.  Ed è proprio questo il punto. Siamo diventati adulti e in parte abbiamo perso la capacità di sognare e desiderare.

Non ci concediamo più desideri perché, nell’epoca del pensiero rassicurante, del “think positive”, siamo troppo impegnati a mostrarci belli, popolari e vincenti.Così ci agitiamo, in competizione con gli altri fino a quando crediamo di esserci “affermati” con quel viaggio , con quella casa, quel numero di followers, quel fidanzato. Ma non possiamo ingannare noi stessi : se non perseguiamo ciò di cui abbiamo davvero bisogno, saremo eternamente insoddisfatti. Perché desiderare è il contrario di sentirsi vincenti e , paradossalmente, richiede la presa di coscienza di un fallimento : più grandi sono le nostre sconfitte, più grandi saranno i nostri desideri.

(Igor Sibaldi)

I bambini sono i più bravi a desiderare. Desiderare è un atto di libertà, un gesto creativo , un viaggio verso l’ignoto.    Igor Sibaldi ha messo a punto una tecnica per ritrovare la voglia di desiderare. Ci sono regole ben precise  da tener presente. E’ una tecnica antica, una tecnica orientale che si chiama “la tecnica dei 101 desideri”.

LA TECNICA DEI 101 DESIDERI

Bisogna riuscire a scrivere 150 desideri rispettando alcune semplicissime regole.E’ un numero enorme considerando il fatto che una persona normale riesce a scrivere soltanto 7o 8.

  • la formula e l’approccio giusto è “IO VOGLIO LA TALE COSA” una brevissima assunzione di responsabilità, un messaggio chiaro che dobbiamo dare alla nostra coscienza. Da bandire “io desidero”, “io vorrei”o “mi piacerebbe che”;
  • nei desideri non va mai usata la parola NON,non vanno usate negazioni perchè alcune zone della nostra coscienza non recepiscono il NON;
  • non si possono chiedere soldi, perchè i soldi sono un mezzo non un obiettivo, non riguardano il volere ma riguardano il dovere;
  • solo desideri verificabili, niente astrazioni e vaghezza;
  • evitare paragoni con altre persone, evitare il “come”;
  • non si può chiedere per conto di qualcun altro perchè non si può intervenire nella storia altrui;
  • niente desideri seriali perchè induce in meccanismi ossessivi, ogni desiderio deve essere nuovo, ogni desiderio deve essere una nuova scoperta;
  • niente diminutivi e vezzeggiativi ogni desiderio sarà preso alla lettera, siate coraggiosi nel chiedere desideri dando il giusto peso alle parole;
  • ogni desiderio può avere al massimo 14 parole perchè ogni desiderio deve durare al massimo quanto un respiro e in italiano mediamente un respiro arriva a far pronunciare 14 parole, un altro motivo è  perchè più parole usiamo per un desiderio e più il nostro desiderio non è convincente;
  • non chiedere storie d’amore o di sesso con persone precise pechè è un utilizzo improprio della volontà.

Un elenco di 150 piccole opere d’arte impegnativo ed introspettivo. Forse scoprirete dentro di voi delle capacità dei talenti e delle sorgenti di creatività che non avevate neanche mai immaginato. Scrivendo questo elenco il vostro mondo tornerà ad essere come quello dei bambini…

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OUTFIT

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4 Comments

  1. 1

    ero molto curiosa di leggere questo articolo perché lo avevi già anticipato su snapchat. E’ proprio vero: siamo così convinti di essere ciò che mostriamo di essere che quasi ci dimentichiamo di quello che vorremmo veramente. Sia che tu al mare risplendi proprio di una bellezza esotica?!? bella
    xxx
    mari

  2. 2
  3. 3

    Buona sera a tutti.
    Volevo domandare una cosa. Io vorrei far diventare la mia passione per il disegno un lavoro, e volevo domandare se posso scrivere così: Io voglio diventare un disegnatore per (nome casa editrice).
    Si può mettere il nome della casa editrice??

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